Uno dei più estesi e affascinanti parchi d’Italia, su una area che si snoda sulle province di Bari e Barletta-Andria-Trani e comprende ben 13 comuni per circa 68.000 ettari: è il Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Tra le principali attrazioni del parco c’è Castel del Monte, uno dei più famosi castelli dell’intero meridione italiano e riportanto anche sulla moneta da 1 centesimo. Di particolare interesse naturalistico sono la Foresta Mercadante nel territorio di Cassano delle Murge, la cui estensione è di circa 1800 ha, il Pulo di Altamura, rappresentante la più grande dolina carsica del territorio nonché la valle dei dinosauri, sempre nel territorio altamurano. Altri luoghi d’interesse sono le Gravine, tipiche morfologie carsiche della Murgia ed il Bosco Difesa Grande nel territorio di Gravina di Puglia, una grossa massa forestale di oltre 3000 ettari e rappresentante uno dei complessi boschivi più importanti della Puglia. Particolari sono gli jazzi, costruzioni rupestri utilizzate durante i periodi di transumanza, frequenti soprattutto nel territorio di Andria, Ruvo, Minervino e Spinazzola.
Il Parco Nazioanle dell’Alta Murgia vanta un’incredibile varietà di flora, tra cui troviamo la roverella, il fragno, la quercia spinosa, il leccio, il cerro e il farnetto, senza considerare le diffuse specie di erba bassa e media, come l’asfodelo e la ferula.
La fauna vede molte specie di piccole e medie dimensioni, tra cui il ritorno di un cacciatore di tutto rispetto: il lupo riapparso in seguito all’aumento del numero di cinghiali, come attestano le documentazioni fotografiche e i diversi ritrovamenti di resti di animali, caduti preda di questo cacciatore.
Tra la popolazione di mammiferi troviamo donnole, faine, daini, istrici, lepri, scoiattoli, piccoli roditori (quali il moscardino, il ghiro ed il topo quercino) volpi e tassi. Di particolare interesse naturalistico risultano i grossi e schivi gatti selvatici.
Numerose sono invece le specie di uccelli presenti nel Parco dell’Alta Murgia, alcune di notevolissima importanza conservazionistica quali la gallina prataiola e l’Occhione. Possiamo anche trovare sui nostri cammini varie specie di tordi, di merli, il culbianco, l’usignolo, l’allocco, il verzellino, il pettirosso ma anche corvidi come il corvo imperiale, la taccola e la cornacchia grigia o la gazza. È possibile anche ritrovare con una certa frequenza il picchio rosso e il picchio verde.
Più notturni sono il barbagianni, la civetta, l’allocco, il gufo comune e l’assiolo. Inoltre si possono osservare anche il rigogolo, lo scricciolo, la capinera, la tottavilla, la cesena, lo strillozzo, la cinciallegra, la cinciarella, la cincia bigia, lo zigolo nero, il tordo bottaccio, il merlo, il fringuello, il pettazzurro, e l’ allodola.
Alti nel cielo dell’aspro territorio murgiano si incontrano numerosi falconidi: il gheppio, il nibbio bruno, il falco lanario e il falco pellegrino, quest’ultima specie di aspetto simile al falco lanario. Di importantissima presenza a livello europeo, quella del falco grillaio, adattatosi all’ambiente urbano al punto di nidificare sui campanili romanici e sugli edifici più alti dei centri storici e, proprio per questo, ad alto rischio in questo contesto storico) ed anche un discreto numero di poiane “infiltratesi”. Sempre più frequente è la presenza della grande aquila reale, avvistata in più zone del Parco dell’Alta Murgia.