Non si può passare da Gravina in Puglia e non soffermarsi su questo luogo simbolo, uno dei tanti a dir la verità, il Ponte Acquedotto Viadotto della Madonna della Stella.
Una costruzione a doppia arcata, iniziata nel 1743 e completata nel 1778, finanziata dai Duchi Orsini, alto 37 metri, lungo 90 e largo 5 metri e mezzo, serviva in principio a permettere l’attraversamento della gravina di Botromagno e a raggiungere la chiesa rupestre della Madonna della Stella.
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Fu, in seguito, adibito per volere degli Orsini anche ad acquedotto per portare fino alla città di Gravina l’acqua della vicina sorgente di Sant’Angelo, alimentando l’omonima fontana e quella di San Giacomo, ancora attive.
Diverse sono state le modifiche dopo l’alluvione del 1855, che ha visto la rimozione dei 25 archi sostituiti da una spalliera in tufo e nel 1860 l’impianto di tiranti in ferro per mettere in sicurezza la struttura.
Negli ultimi anni, invece, il Club Unesco di Gravina in Puglia si è adoperato per candidare il Ponte Acquedotto come Luogo del Cuore 2012 nell’ambito del 6° censimento promosso dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), classificato tredicesimo con più di 10.500 segnalazioni.